Infezione da HPV: segni, diagnosi e prevenzione

Loreta Longobardi • 19 maggio 2025

Infezione da HPV: segni, diagnosi e prevenzione

I Papillomavirus umani (HPV) sono virus responsabili di infezioni nell’uomo che possono colpire pelle, genitali e gola e che possono condurre allo sviluppo sia di lesioni benigne (condilomi), che di natura precancerosa e, nei casi più severi, essere responsabili di insorgenza di tumori. In particolare, l’infezione da HPV è considerata il principale fattore di rischio per il carcinoma della cervice uterina. 


Il Virus HPV

I Papillomavirus umani (HPV) sono piccoli virus nudi caratterizzati da un genoma a DNA circolare a doppio filamento custodito in un capside virale e in cui si individuano tre regioni:

  • E (early) a cui appartengono geni codificanti proteine coinvolte nei processi di replicazione, trascrizione, rilascio di nuove particelle virali, meccanismi di evasione dalla risposta immunitaria dell’ospite e mantenimento della proliferazione delle cellule epiteliali.
  • L (late) codificante le proteine del capside virale L1 ed L2.
  • Regione LCR che è una regione non codificante coinvolta nella regolazione dell’espressione dei geni virali e nella replicazione virale. 
Genoma del virus HPV

Il virus penetra negli epiteli attraverso microlesioni e raggiunge i cheratinociti dello strato basale. Qui si lega alla superficie cellulare mediante le proteine del capside, per poi entrare nella cellula ospite e avviare il processo di espressione dei geni virali. I primi ad esprimersi sono i geni E1 ed E2 responsabili dell’attivazione della replicazione del DNA virale. Nello strato basale e soprabasale dell’epitelio E2 agisce, inoltre, come regolatore dell’espressione dei geni virali E5, E6 ed E7 la quale crea un contesto favorevole alla replicazione virale tramite l’attivazione di processi quali: proliferazione cellulare, inibizione dell’apoptosi ed evasione immunitaria. Tuttavia, questi stessi processi possono favorire la trasformazione neoplastica e lo sviluppo di lesioni precancerose. È nelle cellule terminalmente differenziate degli strati superiori dell’epitelio che si realizza la sintesi delle proteine del capside L1 ed L2 coinvolte nel processo di incapsidamento, seguito dal rilascio finale delle nuove particelle virali.

Ciclo di vita di HPV

Modalità di trasmissione

La trasmissione del virus HPV può avvenire secondo differenti modalità.

Principalmente si trasmette per via sessuale, ma il contagio può avvenire anche tramite contatto con superfici contaminate in ambienti pubblici ad alta affluenza come docce pubbliche, piscine e spogliatoi.


Come si presenta un’infezione da HPV

Spesso l'infezione da HPV viene debellata dal sistema immunitario. Tuttavia, in alcune situazioni, il virus riesce a sfuggire alla risposta immunitaria e a determinare l'insorgenza dei segni tipici dell’infezione. Tipicamente si tratta di escrescenze, simili a verruche, che possono colpire sia regioni genitali (cervice uterina, vagina, vulva, uretra, perineo e ano) che extragenitali (congiuntiva, naso, bocca, laringe), mentre nei casi più gravi possono svilupparsi tumori.

In base al loro potenziale oncogeno gli HPV che causano infezioni genitali si dividono in:


·       
HPV a basso rischio oncogeno: genotipi che causano lesioni che raramente evolvono in tumori.

·    HPV ad alto rischio oncogeno: genotipi associati a un elevato rischio di trasformazione neoplastica e sviluppo di tumori.


Come si identifica un’infezione da HPV

È possibile diagnosticare un’infezione da HPV attraverso:

- L’identificazione di eventuali lesioni durante una visita ginecologica o dermatologica.

- L’esecuzione di un Pap test.

- La ricerca del DNA virale tramite l’HPV-DNA test.


Prevenire è meglio che curare!

La prevenzione rappresenta l’arma più efficace contro l'infezione da HPV. Le strategie preventive sono diverse ed esse includono la vaccinazione e l’educazione sessuale, quali validi strumenti per prevenire l’infezione, e l’adesione ai programmi di screening.

Al momento, esistono tre formulazioni vaccinali approvate per offrire protezione contro il papillomavirus umano (HPV):

-       Cervarix: vaccino bivalente contro i ceppi 16 e 18.

-       Gardasil: vaccino quadrivalente contro i ceppi 16, 18, 6 e 11.

-       Gardasil 9: vaccino nonavalente che protegge contro i tipi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58.


Questi vaccini offrono una protezione contro i principali genotipi responsabili della maggior parte dei tumori della cervice uterina e di neoplasie dell’ano, della vulva, della vagina, del pene e dell’orofaringe.

Importante, invece, per l’identificazione precoce di lesioni genitali tipicamente associate ad infezione da HPV è l’adesione ai programmi di screening, sottoponendosi ad esami quali Pap test o HPV-test, per tutte le donne tra i 25 e i 64 anni.

 

 

L'intero contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e informativo. Non si intende in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

 


Fonti bibliografiche:



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