Virus West Nile: cosa sapere davvero e quando preoccuparsi
Punture di zanzara e virus West Nile: i rischi reali e come proteggersi
L’infezione da virus West Nile è causata da un virus appartenente alla famiglia Flaviviridae, isolato per la prima volta in Uganda nel 1937, che ha come suoi portatori diverse specie di uccelli. Il virus quindi si trasferisce dagli uccelli infetti alle zanzare, che poi successivamente lo trasmettono attraverso loro punture all’uomo e altri animali cosiddetti “ospiti a fondo cieco” in quanto non sono in grado a loro volta di trasmettere il virus. L’infezione è più frequentemente riscontrata nei periodi estivi ed autunnali quando l’attività di questi insetti vettori si intensifica.

Con quali sintomi si manifesta l’Infezione?
In seguito ad una puntura di solito l’incubazione dura dai 2 ai 21 giorni, dopo di che il decorso della malattia infettiva può essere molto eterogeneo:
- Nell’80% dei casi resta asintomatica
- Nelle forme lievi (circa 20% dei casi) si manifesta con febbre, dolori muscolari, ingrossamento linfonodale, mal di testa, dispnea, nausea o vomito e diarrea e, a volte, irritazione cutanea.
- In meno dell’1% dei casi si parla di forme gravi neuroinvasive che solitamente si manifestano in soggetti immunodepressi o negli anziani sottoforma di encefaliti o meningiti e dal punto di vista sintomatologico con febbre e cefalea, ma anche sintomi più gravi come disorientamento, convulsioni, rigidità del collo e della colonna, fino al coma.
Come viene trattata l’Infezione?
Si tratta di un’infezione virale per la quale al momento non esiste uno specifico trattamento, tuttavia, per le forme sintomatiche lievi della malattia si adotta un approccio terapeutico basato sull’assunzione di:
- Antipiretici per il controllo dello stato febbrile
- Somministrazione di liquidi
- Riposo
Nei casi gravi è necessario ricorrere ad ospedalizzazione.
Da quanto tempo è presente questo virus in Italia?
In Italia, i primi casi risalgono a più di un decennio fa, ma è soprattutto dal 2018 che il virus ha mostrato una diffusione più capillare, con un numero crescente di focolai nelle regioni del Nord e del Centro. Le estati particolarmente calde e umide, insieme alla presenza diffusa di ambienti favorevoli alla proliferazione delle zanzare, hanno contribuito a mantenere il virus attivo nel nostro territorio, rendendo necessarie misure di prevenzione sempre più attente e mirate.
Come possiamo proteggerci dal Virus West Nile?
Per ridurre il rischio di essere punti, è importante adottare alcune semplici ma efficaci precauzioni:
- Usare sempre repellenti efficaci con ingredienti come la DEET (dietiltoluamide)
- Indossare indumenti che permettono di coprire braccia e gambe come camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi
- Utilizzare zanzariere per coprire il letto, e nel caso di neonati e bambini piccoli, proteggere anche culle e passeggini
- Utilizzare in casa diffusori di insetticida per uso domestico
- Applicare zanzariere a finestre e porte della propria casa
- Eliminare ristagni d’acqua da sottovasi, secchi e piscine inutilizzate, dove le zanzare potrebbero deporre le uova
Pur essendoci un rischio, è importante affrontare la situazione con consapevolezza adottando le necessarie precauzioni senza però lasciarsi sopraffare da allarmismi o paure eccessive! Secondo quanto afferma infatti Maria Rosaria Campitiello - Capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e dell’emergenza sanitaria – “Non siamo di fronte a un’emergenza sanitaria, i dati sulla circolazione del virus West Nile sono in linea con gli anni precedenti, con al momento solo una diversa distribuzione geografica" (fonte Ministero della Salute).
Fonti bibliografiche:
- Istituto per le piante da legno e l’ambiente Ipla spa
https://zanzare.ipla.org/index.php/it/specie-di-zanzare/zanzare-e-salute/west-nile
- Ministero della salute
- Manuale MSD – versione per i pazienti