Macrogol: il lassativo delicato per la stitichezza
La stipsi è una condizione del corpo che spesso viene sottovalutata, ma può arrecare in realtà notevoli disagi. Per questo motivo può essere utile l’assunzione di prodotti a base di Macrogol.
Non è un argomento di cui si parla spesso, eppure la stitichezza colpisce tra il 3 e il 27% della popolazione generale e nella maggior parte dei casi si tratta di stitichezza cronica. Anche chi ne soffre è restio a parlarne o ne parla come un problema di secondaria importanza, pur essendo colpito da notevoli disagi. Scopriamo cosa dicono le Linee Guida Internazionali e quando è utile assumere prodotti a base di Macrogol.
- Cos’è la stipsi?
- Differenza tra stipsi cronica e occasionale
- Quali sono le possibili cause di stitichezza?
- Le linee guida internazionali per combattere la stipsi:
- Cos’è il Macrogol?
- Chi può assumere il Macrogol?
Cos’è la stipsi?
Per stipsi (o comunemente chiamata “stitichezza”) si intende un’emissione difficile o infrequente di feci di consistenza dura o una sensazione di evacuazione incompleta. Rispetto a quanto si possa credere, la defecazione è influenzata da tantissimi fattori:
- età,
- fattori fisiologici,
- dieta e assunzione di fibre,
- idratazione,
- influenze sociali e culturali.
Si può dire che l’alvo sia diverso da persona a persona e che la normale frequenza di defecazioni può variare da 2-3/die a 2-3/settimana, all’interno della società occidentale. Quando si ha un riassorbimento eccessivo di acqua da parte del colon si può andare in contro a fenomeni di stitichezza e coprostasi (transito fecale lento tipico della stipsi cronica).
Differenza tra stipsi cronica o occasionale:
Per prima cosa bisogna fare una distinzione tra due tipi diversi di stipsi o stitichezza:
- Stitichezza occasionale che può essere causata da fattori alimentari, patologici oppure dal cambiamento improvviso delle proprie abitudini (come, ad esempio, durante una vacanza).
- Stitichezza cronica che interessa, invece, circa il 20% della popolazione. In questa forma di stipsi, la difficoltà di evacuazione si protrae nel corso del tempo e le feci sono dure e difficili da espellere.
Oggi si procede alla diagnosi di stipsi cronica in base ai Criteri di Roma (nello specifico i Criteri di Roma III-IV). Per la diagnosi di stipsi cronica funzionale devono essere soddisfatte tre condizioni, presenti per almeno 3 mesi, con esordio da almeno 6 mesi prima della diagnosi:
- Presenza di almeno due dei seguenti sintomi/segni in almeno un quarto delle evacuazioni:
- sforzo o eccessivo ponzamento,
- feci piccole e dure,
- sensazione di evacuazione incompleta,
- sensazione di ostruzione anorettale,
- necessità di manovre manuali (digitazione, sostegno del pavimento pelvico),
- meno di tre evacuazioni a settimana.
- Feci liquide rare se non in caso di uso di lassativi.
- Insufficienti criteri per la sindrome dell’intestino irritabile (dolore/fastidio addominale ricorrente almeno tre giorni al mese associato ad almeno due tra miglioramento dopo la defecazione oppure insorgenza con un cambio di frequenza dell’alvo oppure insorgenza con un cambio di forma o apparenza delle feci).
Quali sono le possibili cause di stitichezza?
Le cause che conducono a quadri di stitichezza possono essere sia di natura funzionale (legati a problemi del corpo) sia di natura psicologica, ma anche di eziologia mista. Si seguito alcune delle cause più frequenti di stitichezza:
- Cause Psicosomatiche;
- Ipotiroidismo;
- Sindrome dell’intestino irritabile;
- Mancanza di fibre nella dieta: le fibre possono influire sul transito intestinale, favorendolo. Assumere la giusta quantità di fibre giornaliere può aiutare a prevenire la stipsi. Alimenti ricchi di fibre sono cereali integrali, legumi, frutta (in particolare mele, pere, banane, kiwi e fichi), legumi, verdure (cavolo, carote, melanzane, barbabietole, finocchi).;
- Mancanza di corretta idratazione: all’assunzione di fibre va abbinata una giusta idratazione, che può sembrare scontata, ma non sempre lo è. Bisogna assumere circa 1,5 – 2 litri d’acqua al giorno e bisogna evitare bibite gassate o a base di caffeina, che possono peggiorare il problema;
- Consumo di latte e derivati può esacerbare casi di stitichezza;
- La mancanza di attività fisica aumenta il rischio di stitichezza;
- Abuso di lassativi – si tratta di farmaci che dovrebbero essere somministrati solo in caso di reale bisogno. Prendere lassativi per abitudine non aiuta l’evacuazione, anche perché un abuso di questi prodotti può portare ad assuefazione;
- Molti farmaci possono causare effetti collaterali come la costipazione. Tra questi figurano alcuni gli antidepressivi, gli anticonvulsivanti, i farmaci contro il dolore e i diuretici;
- Anche i disturbi endocrini e metabolici come diabete, ipercalcemia ed ipotiroidismo possono essere causa di stipsi;
Le linee guida internazionali per combattere la stipsi:
Le linee guida internazionali concordano nell’affermare che una terapia contro la stitichezza andrebbe iniziata con misure generali, come l’introduzione di più fibre, più liquidi e più attività fisica all’interno della propria quotidianità.
Spesso, però, i pazienti non hanno modo di capire se fibre, liquidi e attività fisica siano sufficienti o meno. Questo porta le persone a provare diverse diete “fai da te”, “rimedi della nonna” o prodotti sponsorizzati, che però non sono adatti alle esigenze del paziente.
La strada più sicura da percorrere è la consulenza del proprio medico curante o del farmacista, che possiedono le competenze per capire il tipo di disturbo e consigliare il prodotto più adatto, oppure un approfondimento diagnostico.
Cos’è il Macrogol?
Il Macrogol è un eccipiente farmaceutico appartenente alla famiglia dei polietilenglicoli, che viene utilizzato anche per la sua azione lassativa delicata. Dal punto di vista chimico si tratta di un polimero inerte, derivante dall’ossido di etilene. Può avere un peso molecolare differente, che permette di ottenere il Macrogol 3350 e il Macrogol 4000.
Essendo inerte, quando viene ingerito non subisce alcun tipo di processo digestivo o di assorbimento. Anzi, quando arriva a livello intestinale rimane inalterato e non viene attaccato neanche dai batteri “buoni” della microflora. All’interno del lume intestinale, il Macrogol agisce con un effetto osmotico, che richiama molecole d’acqua e le aggancia sulla sua superficie attraverso legami a idrogeno. Tutta l’acqua richiamata a livello intestinale ammorbidisce e lubrifica le feci e ne aumenta il volume. In questo modo si sollecita la peristalsi intestinale e, quindi, l’escrezione delle feci.
Chi può assumere il Macrogol?
Secondo le Linee Guida Internazionali, il Macrogol è classificato come trattamento sicuro e ben tollerato, il che spiega perché questo farmaco sia consigliato e utilizzato anche in gruppi particolarmente sensibili, quali bambini, anziani, donne in gravidanza o che allattano al seno. Il Macrogol è anche definito “lassativo delicato”, proprio perché agisce delicatamente sull’intestino, senza provocare irritazioni delle mucose o urgenze improvvise nella defecazione (tipiche di altri lassativi). Tra gli altri vantaggi di questa sostanza, c’è la non fermentazione da parte dei batteri intestinali, che evita effetti collaterali scomodi come crampi, dolore, gonfiore e flatulenze.
Bisogna prestare attenzione alla co-somministrazione con altri medicinali. Infatti, il Macrogol può alterare o ritardare l’assorbimento di altri farmaci o integratori assunti per via orale. Per questo motivo, si consiglia di attendere almeno due ore prima di assumere il lassativo Macrogol, se si sono già assunti altri prodotti per via orale. I dati scientifici mostrano che, nella grande maggioranza dei casi, il problema non è lo stile di vita; quindi, i lassativi come il Macrogol possono essere utilizzati con piena consapevolezza, sotto consiglio del medico o del farmacista.
L'intero contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e informativo. Non si intende in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.
Fonti
- Longstreth GF, Thompson G, Chey WD, et al. Functional bowel disorders. Gastroenterology 2006;130:1480-91
- https://www.efsm.online/it_it/article-overview/101/2021/macrogol-guideline-based-treatment-for-constipation