Mughetto o candidosi orale nei bambini: cos'è e come si tratta?

Biagio Flavietti • 11 settembre 2023

Cos'è il mughetto o candidosi orale del neonato?

Nel mondo della salute e del benessere del corpo, ci sono molte condizioni che possono passare inosservate o essere sottovalutate, e una di queste è il mughetto o candidosi orale. Questo piccolo ma fastidioso disturbo può colpire persone di tutte le età, ma è particolarmente comune tra i neonati, gli anziani e coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. In questo articolo, esploreremo cos'è il mughetto orale, quali sono le sue cause, i sintomi e le possibili opzioni di trattamento.

Cos'è la Candida albicans?

Struttura di Candida albicans

Il mughetto o candidosi orale è un’infezione portata avanti da un fungo, chiamato CANDIDA ALBICANS. Questo microrganismo è comunemente presente all’interno del cavo orale della maggior parte delle persone, ma solamente in piccole colonie incapaci di causare infezioni o altri fastidi. Nel caso in cui per qualche motivo riesca a prendere il sopravvento sul sistema immunitario può, invece, aumentare la sua presenza fino alla comparsa di infezioni, caratterizzate dalla presenza di placche bianche sulla lingua e talvolta anche nel resto della bocca. Le infezioni più comuni associate a Candida albicans includono anche la candidosi vaginale e la candidosi cutanea. Inoltre, il fungo può diffondersi nel flusso sanguigno causando infezioni sistemiche, specialmente in individui con un sistema immunitario compromesso.

Qual è la fascia d'età più colpita da mughetto?

L'infezione è molto comune nei lattanti e nei bambini piccoli, ma può colpire anche gli adulti in caso di calo delle difese immunitarie o uso di specifici farmaci (come il cortisone). Spesso, ad esempio, quando si utilizza l’aerosol terapia a base di attivi cortisonici, sia nel adulto che nel bambino e bene pulire la bocca dopo l’utilizzo del macchinario, poiché dei residui di cortisone nebulizzati sulla superficie interna della bocca, possono convogliare verso questo tipo di problematica. È consigliato infatti mangiare una fetta di mela o pera dopo l’aerosol, in modo da pulire la bocca e portare via i residui di farmaco.

Il mughetto è particolarmente frequente nei primi sei mesi di vita perché la saliva e il sistema immunitario del bambino non funzionano ancora a pieno regime. Quindi, anche semplici agenti parassitari che nell’adulto sono del tutto innocui, nel bebè possono trovare le condizioni ideali per proliferare.

Il neonato si può infettare durante il parto?

Il fungo può proliferare già durante il parto, se la mamma è affetta da candidosi vaginale. La Candida può colonizzare la mucosa orale del bambino durante il passaggio attraverso il contatto vaginale. Se, infatti, la mamma è affetta da candidassi vaginale, il piccolo può essere facilmente contagiato e può cominciare a manifestare i sintomi anche dopo alcune settimane dalla nascita. Anche i bimbi nati con taglio cesareo possono contrarre il mughetto perché il fungo sopravvive a lungo negli ambienti. L'infezione può essere contratta anche succhiando il capezzolo la cui cute è spesso colonizzata da Candida, o dalla tettarella del biberon se non adeguatamente sterilizzata.

Sintomi del mughetto:

Tipiche macchiette bianche del mughetto - alimentazionebambini.It by Coop

I sintomi delle infezioni da Candida albicans variano a seconda dell'area del corpo coinvolta, ma possono includere prurito, bruciore, secrezione anormale, dolore e arrossamento. Spesso le macchiette bianche tipiche di questa infezione sono confuse con residui di latte rimasti in bocca dopo la suzione . Nel caso d’infezione, oltre alle  macchiette bianche presenti su tutta la mucosa buccale, comprese le gengive, sono presenti anche sintomi come irritabilità e fatica nel mangiare da parte del neonato e nei casi più gravi febbre.

Trattamento farmacologico del mughetto:

Il mughetto scompare nell’arco di una decina di giorni se identificato e trattato correttamente. La cura è a base di farmaci antimicotici da assumere per bocca e per via topica, ovvero con gel contenenti lo stesso principio attivo del medicinale orale. Il bambino deve essere visitato periodicamente dal pediatra che prescriverà la terapia più idonea al suo stato di salute. Il farmaco d’elezione è la nistatina (Mycostatin) per gli adulti e il miconazolo (Daktarin e Micotef) in forma di gel orale per i neonati. In alcuni casi può rivelarsi utile effettuare lavaggi con acqua e l'utilizzo di piccole garze sterili per le lesioni più esterne.


  • La nistatina appartiene a una classe di farmaci antifungini chiamati polieni. Il suo meccanismo d'azione principale è legato alla sua capacità di legarsi alle membrane cellulari dei funghi, in particolare alle membrane lipidiche contenenti ergosterolo, che è un componente critico delle membrane dei funghi ma non si trova nelle membrane delle cellule umane. La nistatina forma dei canali ionici nella membrana del fungo, interferendo con il flusso degli ioni e compromettendo l'integrità strutturale della cellula fungina. Questo porta alla perdita di sostanze vitali e alla morte del fungo.


  • Il miconazolo, invece, appartiene a una classe di farmaci antifungini noti come azoli. Questi farmaci agiscono inibendo un enzima chiamato citocromo P450 lanosterolo-14-alfa-demetilasi, che è coinvolto nella sintesi dell'ergosterolo, un componente essenziale delle membrane cellulari dei funghi. Senza ergosterolo, le membrane fungine diventano deboli e permeabili, il che compromette la stabilità e la funzione della cellula fungina.

Il mughetto si può diffondere ad altre parti del corpo?

Quando il mughetto è presente all’interno della bocca, il fungo viene deglutito e trasmesso all’intestino dove colonizza e viene emesso con le feci: il piccolo può dunque continuare a contagiarsi per via oro-fecale, ovvero attraverso il contatto diretto con le sue feci contaminate dal sederino alla bocca e viceversa. Se colpisce il sederino, l’infezione si manifesta con chiazze ben definite, di un rosso intenso, delimitate da un bordo inizialmente appena rilevato, poi desquamante. In questo caso si procederà con pomate da applicare localmente abbinate a pomate antinfiammatorie o pasta all'ossido di zinco nel caso si formi una conseguente dermatite da pannolino.



L'intero contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e informativo. Non si intende in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.


Fonti bibliografiche:


-Candida albicans (salute.gov.it)

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