Perché evitare l'Aspirina in caso di Gotta?

Biagio Flavietti • 7 novembre 2023

Gotta e Aspirina: perché evitare questo farmaco?

La gotta è una condizione dolorosa e invalidante che colpisce molte persone in tutto il mondo. È causata dall'accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni, provocando infiammazione e dolore. Mentre ci sono molti modi per trattare la gotta, è essenziale sapere che ci sono alcune terapie che possono peggiorare i sintomi e l'aspirina è una di queste. In questo articolo, esamineremo i motivi per cui dovresti evitare l'utilizzo di aspirina se soffri di gotta.

Cos'è la gotta?

https://www.scienzintasca.it/gotta-e-iperuricemia/

La gotta è una forma di artrite infiammatoria cronica causata dall'accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni e nei tessuti circostanti. Questi cristalli si formano quando i livelli di acido urico nel sangue diventano eccessivi, un processo noto come iperuricemia. Quando i cristalli di acido urico si accumulano nelle articolazioni, possono causare infiammazione, dolore, gonfiore e danni articolari, ma questi sintomi possono coinvolgere anche i reni e causare calcoli renali.


In parole povere, quando mangiamo alimenti ricchi di purine come le frattaglie animali, il fegato, i crostacei e alcuni pesci azzurri, queste molecole vengono assorbite e metabolizzate ad acido urico, sostanza poco solubile che si accumula nell’organismo sottoforma di cristalli di urato. L’uomo è uno dei pochi mammiferi a non possedere l’enzima uricasi, che trasforma l’acido urico poco solubile in allantoina, più solubile è facilmente allontanabile dall'organismo. Questi cristalli non rimossi dal corpo, o si accumulano nelle articolazioni (gomito, ginocchia, dita) oppure formano calcoli e tofi a livello renale.


In entrambi i casi, questi depositi non fisiologici generano l’attivazione di processi infiammatori condotti dalle cellule del sistema immunitario nelle zone di accumulo. Sinoviociti, polimorfonucleati e macrofagi sono i principali responsabili dell’attivazione del processo infiammatorio e dolore dolore localizzato.

Come trattare la gotta?

La gotta viene trattata con 3 tipologie di farmaci:


  • Farmaci che diminuiscono l’iperuricemia, o inibendo la sintesi dell’acido urico (allopurinolo e febuxostat) o  aumentandone l’escrezione (uricosurici).


  • Farmaci antinfiammatori che riducono il dolore e si occupano della gestione degli attacchi acuti  (FANS e colchico)


  • Agenti Uricolitici: come già detto prima, nel nostro corpo non ci sono uricasi (urato ossidasi), che trasformino l‘acido urico nelle più solubili e facilmente eliminabili allantoine. Ecco perché si possono somministrare dall’esterno delle URATO-OSSIDASI, nei casi di gotta e iperuricemie più gravi o nei casi di insensibilità ad altri farmaci.

Perché non assumere Aspirina (acido acetilsalicilico)?

Bisogna porre l'attenzione sui farmaci della seconda categoria, ovvero i FANS che servono per trattare i sintomi infiammatori della patologia e in particolar modo vediamo perché non è consigliata l’assunzione di ASPIRINA (acido acetilsalicilico) in caso di gotta.


Bisogna tirare in causa la natura chimica dell’acido acetilsalicilico (ASA), che come dice la parola stessa, è un acido debole. Gli acidi deboli competono con gli urati per quanto riguarda la secrezione a livello del tubulo prossimale (rene). Quindi l’ASPIRINA, a dosi inferiori a 2,6 g al giorno, causa aumento della ritenzione netta di acido urico, inibendone la secrezione tubolare. Ciò provoca una riduzione più o meno significativa dell’eliminazione tramite le urine di tali molecole, favorendo e spesso aggravando i casi di gotta.




L'intero contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e informativo. Non si intende in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.


Fonti bibliografiche:


-Desideri G. et al. (2015). Iperuricemia cronica con e senza depositi di urato nell’anziano: specificità cliniche e terapeutiche. Giornale di Gerontologia, 63, 1-2


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