Acetil tirosina per accelerare l'abbronzatura: funziona davvero?
Acetil tirosina per accelerare l'abbronzatura: verità o finzione?
Si sente spesso parlare di spray, creme o gel capaci di accelerare il processo di abbronzatura, rendendo la pelle più scura e permettendo di mantenere più a lungo l'abbronzatura. Quando c'è di vero dietro questi prodotti cosmetici e qual è il ruolo dell'Acetil tirosina in tutto questo discorso. Scopriamo insieme all'interno dell'articolo di Farmabook dedicato agli acceleratori di abbronzatura per applicazione cutanea.
Cos'è l'Acetil tirosina?
L'Acetil Tirosina è una forma acetilata dell'amminoacido tirosina, che è un elemento essenziale nella sintesi delle proteine. La tirosina svolge un ruolo cruciale nella produzione di melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi. L'acetilazione migliora la stabilità e la biodisponibilità della tirosina, facilitandone l'assorbimento e l'utilizzo da parte dell'organismo. Questa molecole è presente sia all'interno di integratori da assumere per via orale, ma anche all'interno di spray e altri prodotti cosmetici da applicare sulla cute. In questo articolo di parlerà di quest'ultimo tipo di formulazioni e della loro efficacia nell'accelerare i processi di abbronzatura della cute.
Negli INCI di questi prodotti cosmetici per il corpo è possibile trovare o la dicitura "Acetyl Tyrosine" con un struttura che conferisce lipofilia, oppure con la dicitura "Potassium Caproyl Tyrosine" che è, invece, il nome INCI del derivato idrosolubile della tirosina. La forma liposolubile (acetil tirosina) viene utilizzata a concentrazioni inferiori all’1% (circa allo 0,5%), mentre la forma idrosolubile (Potassium Caproyl Tyrosine) a concentrazioni superiori.
Molto spesso per potenziare l'azione sulla melanogenesi, questi prodotti per il corpo presentano al loro interno anche estratti vegetali, come il beta-carotene e la liquirizia. Quest'ultima e, in particolare il Glycyrrhetinic Acid che contiene al suo interno, avrebbero azione sulla melanogenesi, ma offrirebbero anche azione lenitiva antiossidante per la cute esposta al sole.
Come agisce l'Acetil tirosina sulla pelle?
L'Acetil tirosina può essere utilizzata anche in applicazioni topiche per intensificare l'abbronzatura. Questo approccio sfrutta la lipofilia e la capacità dell'Acetil Tirosina di penetrare la pelle e stimolare direttamente la produzione di melanina nei melanociti, le cellule responsabili della pigmentazione cutanea.
Meccanismo d'Azione
- Penetrazione cutanea: grazie alla sua forma acetilata, l'Acetil Tirosina è più lipofila rispetto alla semplice tirosina, facilitando la sua penetrazione attraverso lo strato corneo della pelle e raggiungendo i melanociti nel derma.
- Stimolazione della melanogenesi: una volta raggiunti i melanociti, l'Acetil Tirosina viene convertita in L-DOPA (diidrossifenilalanina) e dopachinone, precursori diretti della melanina. Questo processo aumenta la produzione di melanina, favorendo un'abbronzatura più intensa e uniforme.
- Protezione UV: l'aumento della produzione di melanina non solo contribuisce all'abbronzatura ma fornisce anche una protezione naturale contro i raggi UV. La melanina assorbe e disperde i raggi UV, riducendo il danno cutaneo e il rischio di scottature solari.
Quali sono i tempi dell'abbronzatura?
Dobbiamo ricordarci che il processo di abbronzatura non è un meccanismo di estetica del corpo, bensì un processo difensivo nei confronti del sole. Dal momento in cui il corpo si espone ai raggi UV del sole, questi stimolano i melanociti. La produzione di nuova melanina (melanogenesi) inizia dopo 72 ore dall'esposizione. Questo vuol dire che nei primi 3 giorni di esposizione al sole la nostra pelle non è in grado di difendersi da sola dai raggi UV e necessita di grandi quantità di protezione solare per difendersi. Trascorso questo periodo, invece, la melanina sarà finalmente capace, entro certi limiti, di difendere la cute dal sole. La conseguenza della sua difesa si traduce nella comparsa dell’abbronzatura che col passare dei giorni diventa sempre più intensa e scura.
Gli acceleratori di abbronzatura funziona o no?
Al di la di tutte le promesse e gli spot pubblicitari, che promettono una pelle scura già dalla prima applicazione dei prodotti contenenti acetil tirosina e derivati, il discorso non è proprio così!
Non stiamo dicendo che questi prodotti non funzionano, ma piuttosto che bisogna utilizzare nei tempi e nei modi giusti e senza aspettarsi effetti miracolosi. Quello che possono fare questi attivi è aggiungersi agli aminoacidi già presenti nell'organismo ed aiutare la melanina (già stimolata dal sole e prodotta dal corpo) a risalire più velocemente verso lo strato più superficiale dell’epidermide. Se ci aspettiamo che senza uno stimolo solare, come spesso propinato, questi prodotti ci conferiscano una colorazione più bruna della pelle, allora è tempo perso. Quindi l'acetil tirosina non è un ATTIVATORE dell'abbronzatura, ma una sostanza che stimola la risalita della melanina in superficie.
Come usare gli acceleratori di abbronzatura sui diversi fototipi?
Gli acceleratori dell'abbronzatura sono utili per tutti i tipi di fototipo, soprattutto per quelli con un fototipo basso e quindi con la pelle chiara. Di seguito una tabella che riassume i diversi fototipi della pelle secondo la classificazione di Fitzpatrick. Questa classificazione è comunemente utilizzata per determinare la sensibilità della pelle all'esposizione solare e la predisposizione a scottature e abbronzature.

- Fototipo I e II: Hanno un rischio molto alto di sviluppare scottature solari e devono usare una protezione solare molto alta (SPF 50+).
- Fototipo III e IV: Devono comunque proteggersi dal sole, utilizzando una protezione solare adeguata (SPF 30-50).
- Fototipo V e VI: Anche se meno suscettibili alle scottature, dovrebbero comunque usare una protezione solare (SPF 15-30) per prevenire i danni a lungo termine e il foto-invecchiamento.
Come usare gli acceleratori di abbronzatura?
Visto che la melanina non è prodotta prima di 3 giorni dalla prima esposizione al sole, i primi giorni al mare bisogna proteggere la cute con una crema solare con un fattore di protezione medio o alto, a seconda del fototipo di pelle. Solo in seguito, se si ha una la pelle medio-scura si può passare ad un acceleratore dell’abbronzatura dotato di un SPF medio-basso per raggiungere più rapidamente la tintarella desiderata, senza rischi di scottature o danni alla cute.
Per quanto riguarda le pelle più chiare e sensibili, si consiglia l'utilizzo di attivatori dell'abbronzatura (non sono questi prodotti di cui stiamo parlando) nelle settimane o mesi precedenti alla prima esposizione al sole. Poi, quando si è in vacanza al mare o in montagna, solo dopo aver scongiurato la fase più critica a rischio scottatura ed essersi “colorata” un pò, è possibile iniziare ad usare l’acceleratore rigorosamente con protezione solare. La fase di applicazione delle sola protezione solare, nei soggetti con fototipo chiaro può durare più tempo rispetto ai fototipi con pelle più scura. Inoltre, ricordarsi di applicare sempre un prodotto doposole e di rimanere ben idratati durante tutto il soggiorno al mare.
L'intero contenuto di questo articolo deve essere considerato di carattere esclusivamente divulgativo e informativo. Non si intende in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.
Fonti bibliografiche: